PROGETTO “VADO SICURO” – ADRIA


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PRIMO APPUNTAMENTO Adria International Raceway – SECONDO APPUNTAMENTO presso le scuole Einaudi.

Con Paolo Marchioni Istruttore di Guida Sicura Federale e la partecipazione straordinaria del Testimonial Luca Zironi.

 

Rovigo – Anche quest’anno il percorso “Vado Sicuro” ha fatto tappa nell’Aula Magna dell’ITAS Einaudi di Badia Polesine.Ieri mattina un centinaio di studenti dell’Istituto hanno partecipato all’ennesima tappa della campagna di informazione ed educazione alla sicurezza stradale che da 9 anni viene proposta sul territorio della Provincia di Rovigo.All’evento sono intervenuti, fra gli altri, il Vice Prefetto di Rovigo, Dott. Carmine Fruncillo, il neo – Sindaco di Badia Gastone Fantato, alcune delle componenti della squadra del BENG Rovigo Volley e l’Assessore alle Politiche Giovanili Leonardo Raito che ha avuto il ruolo di “animatore” della mattinata.Due i momenti particolarmente significativi e graditi dai ragazzi: il video messaggio di Alessandro Bergonzoni e la lezione di “guida sicura” tenuta da Luca Zironi, campione di Freestyle Motocross, e Paolo Marchioni, Istruttore Federale di Guida Sicura.Nel suo video-messaggio, Alessandro Bergonzoni – artista del surreale – ha cercato di comunicare agli studenti intervenuti l’importanza che può avere, nel salvarsi la vita, l’attenzione alle regole e la tensione verso il loro rispetto, in ogni ambito della quotidianità, ma in modo particolare quando ci si mette sulla strada.“La prevenzione è un fatto culturale, non deve essere solo un argomento del Codice della strada – ha detto – Noi siamo i vigili e il Codice stradale di noi stessi: i semaforo ha il rosso (ti fermi), il giallo (rallenti), il verde (passi) e voi dovete avere anche il bianco: pensi a quello che stai facendo”. La lezione di “guida sicura” ha visto poi Marchioni far notare ai ragazzi le differenze delle condizioni di guida e di vita che ci sono fra i campioni del motociclismo e chi usa moto o motorino per gli spostamenti quotidiani. Molti degli studenti, infatti, hanno dichiarato di possedere un motorino o uno scooter e di usarli per andare e venire da scuola, uscire con gli amici, girare in città.Preparato ad interagire con i ragazzi, Marchioni ha mostrato loro dei filmati sulle gare di motociclismo professionale su strada e alcune ricostruzioni di incidenti in moto capitati in pista traslati sulla strade cittadine. Poi ha chiamato dalla platea uno dei “centauri” dell’ITAS ed insieme hanno fatto una valutazione di controlli e precauzioni (prima di tutto meccaniche e di equipaggiamento) necessari alla propria sicurezza e che, solitamente, vengono trascurati per pigrizia o per incompetenza.“Un motociclista professionista ha a sua disposizione uno staff preparato e sempre disponibile, una preparazione atletica formidabile e un sistema di supervisione che segue ogni suo passo in strada e ogni suo giro in pista. Voi avete dei mezzi sicuramente meno potenti ma anche meno spazi di manovra quando guidate, o cadete, siete fisicamente meno preparati, per quanto protetti dal casco nessuno usa i guanti e il giubbetto rinforzato e guidate in strade affollate, trafficate e spesso in cattive condizioni. La prudenza comincia dalla consapevolezza di quello che ognuno di voi può cominciare a fare già da oggi, uscendo in strada dopo la scuola. Allacciate bene il casco, tenete sempre controllato il mezzo: gomme, olio, sospensioni, freni e non affidatevi mai al caso: meglio arrivare tardi che non arrivare mai più, meglio i guanti o il casco ad agosto che le mani o la faccia segnati a vita dall’asfalto.” Non è impegnativo, bisogna solo usare la testa.