Campionato Regionale Supermotard – Pomposa 2010


Week end stupendo a Pomposa!!
Al sabato prove libere con pista solo asfalto..la temperatura era ideale e il grip era eccezionale. Durante la notte è piovuto, e le prove libere della domenica mattina si sono svolte sul bagnato. Lo sterrato era fangosissimo, così i commissari hanno deciso di allargare la curva dopo il salto. La gara di domenica è stata spettacolare! Anche se il livello di preparazione di noi rookies è decisamente inferiore rispetto alle classi più alte, ci accomuna lo stesso spirito di competizione e la stessa voglia di divertirci.
In griglia di partenza ero in ventesima posizione. In gara 1 ho fatto una partenza decisamente scarica, e ho perso qualche posizione. Ma il fatto di essere rimasto dietro al “mucchio” è stato forse un vantaggio: nella parte sterrata, dopo il salto, a causa di una caduta, si è bloccata la fila di piloti, ed essendo io fuori traiettoria ho potuto approfittarne. Tutto bene per il resto della gara. Stupenda la bagarre degli ultimi giri con un altro pilota! La partenza di gara 2 è andata meglio, ma ero già stanco e la moto mi scappava un po’ da tutte le parti, ma è andata bene comunque. Sono sddisfatto di essere arrivato 11esimo in tutte due le gare essendo questa la mia prima esperienza agonistica..ne approfitto per sottolineare la buona organizzazione di sbandieratori/commissari e tutto il vario personale. Due uniche pecche: ho dovuto cambiare tre volte il numero di gara, e il costo di partecipazione non è proprio basso, ma per il resto, tutto davvero perfetto. Mi sono divertito come un matto, e sono già convinto di partecipare ad altre gare.

Matteo Badini #14

Che dire di questa prima gara a pomposa, la pista che mi ha visto crescere motardisticamente parlando??
Mah il 17° posto finale parla chiaro potevo sicuramente arrivare più avanti visto anche come giravo la
mattina della domenica e il giorno precedente alla gara. Lo sterrato sicuramente ci ha messo del suo
facendomi dannare parecchio e mettendo in evidenza qualche limite della moto ma soprattutto del pilota
che si è dimostrato altamente insufficente come preparazione fisica!
Comunque sono soddisfatto perchè nel mio piccolo ho dato tutto tenendomi dietro piloti più esperti e moto
più preparate considerando la mia scarsa esperienza perchè se ripenso alle gare, sicuramente con della
cattiveria in più mi sarei tolto delle altre soddisfazioni.
Tornando alle gare:
In gara 1 sono scattato bene dalla mia 21° posizione in griglia per poi cagarmi letteralmento sotto
alla prima curva dove mi sono fatto sfilare senza troppa dignità da un bel numero di moto.
Dei restanti 10 minuti di gara ricordo solo i primi 3, quelli in cui ero ancora capace di intendere e di volere
e quasi di mandare la moto dove volevo io, infatti ho recuperato posizioni per poi fare quasi metà gara da solo fino alla fine. Non so se sia vero, oppure il mio ricordo è questo perchè mi superavano senza che me ne accorgessi,
dubito fortemente del contrario! Poi è stato inutile chiedere hai miei “amici” sulle tribune perchè nemmeno loro me lo hanno saputo dire con certezza, immagino che lo spettacolo che stavo offrendo sul nastro di asfalto della pista con “L’elefante” era troppo anche per loro.
La telemetria comunque dice: gara 1° Fabio Ferro 18° posizione miglior giro 1.34′ fatto nel 2 giro!
In gara 2 avendo già espeltato i miei bisogni qualche ora prima nell’altra partenza non per merito mio quindi ,ma puramente fisiologico alla prima curva mi sono sentito più leggero e infatti ne avevo messi dietro una decina penso. La gara è stata molto più entusiasmente per me anche perchè non ho buchi di memoria, infatti oltre che a qualche battaglia in gara, conclusa più o meno a favore mio, ho migliorato il mio miglior giro in gara di circa 6 secondi ma soprattutto l’ho fatto registrare nel 5 giro, un grande risultato per un pollo!
E poi mi vergogno un pò a dirlo perchè sicuramente non posso vantermene, però alla fine meglio essermela messa dietro che davanti, infatti è sempre meglio avere una donna dietro che un uomo, all’ultimo giro fuori dallo sterraro ho superato Ira potendo chiudere così in 16°. (anche se la donna e’ meglio averla davanti!)
Alla fine che dire, week-end fantastico in mezzo hai motori e agli amici, senza la donna, con la moto.
Tornando a casa nella saccoccia c’è tanta stanchezza e una tuta sporca di cacca!!! ma chi ce lo fa fare????
La passione per il motard: IL MOTARD è BELLO, FATE MOTARD!

Fabio Ferro #489

….per me la prima in assoluto!
Ho deciso… faccio la mia prima gara, non so se sono pronta, ma la seconda del trofeo emiliano/triveneto si fa a Pomposa…. non posso, anzi non riesco a dirmi di no…La testa già dal mercoledì prima, durante la notte, comincia a ridisegnare le traiettorie, quelle ripercorse il sabato precedente, dopo più di un anno di stop… e non riesco a dormire tranquilla. Ma i giorni passano e arriva il venerdì sera… si carica moto, tuta, casco, stivali e soprattutto la nuova piccola arrivata nella mia/nostra vita, Sara, che fa sembrare tutto un po’ strano e anomalo! Paolo cerca di tenermi tranquilla, ma io penso e ripenso a quel pezzo di sterrato che mi disorienta un sacco….
Sabato mattina: ore 9.30 sono già dentro per il primo turno: niente sterrato oggi, solo asfalto; ne approfitto per prendere confidenza con la “nuova” moto, più leggera di quella di Paolo (almeno così mi sembra) e con mono e forcelle più morbide. Cerco di essere più fluida e tonda possibile e ritrovare l’assetto (per me ancora non proprio facilissimo) inclinando la moto e spostandomi sulla sella; Faccio 4 turni nella mattina e il pomeriggio sono cotta! Così decido di non rientrare e di riposarmi per le prove e le due gare di domenica (mentre l’incubo dello sterrato continua ad essere costante presenza in testa!).
La notte passa relativamente tranquilla… e non per Sara, che anzi è fantastica… ma per il turbinio di pensieri… in più la pioggia che cade costantemente mi tiene sveglia.. ma sarà che la prima gara mi tocca farla sotto la pioggia?!
… e finalmente arriva:
Ore 7.30 sveglia (Sara in questo ci aiuta… per lei è normale, come ogni mattina!).
Ore 9.00: prove libere. Per terra è ancora bagnato ma la pioggia ha smesso di cadere e il cielo sembra aprirsi…. rimane una temperaturina però da autunno!finalmente con lo sterrato e le slik (niente rain).
Paolo, pazientemente, mi ripete le stesse cose dette per tutta la settimana… stai calma e fatti un giro in moto, se quando sei fuori incontri un pezzo di cavedania, che fai, molli la moto e ti fai venire a prendere? (sotto questo punto di vista, la parte sterrata sembra in effetti più abbordabile)… l’obbiettivo è arrivare integri, con tutto, a gara2; se si cade prima e ci si fa male o si rompe la moto… è stato tutto inutile! Entro…. curva1, curva2… sterro. Mamma mia! Dopo il primo e unico salto, la terra è viscida, la moto non si riesce a controllare… infatti, si chiude l’anteriore… unico pensiero nella mente: non mollare mai la frizione, se si spegne la moto sono fritta… non riesco a rimetterla più in moto…La tiro su di peso… e riparto, sopra è scivoloso e sotto duro, sembra di stare sul sapone! Rientro nell’asfalto e capisco subito una cosa: non so andare in motard! È tutto nuovo, diverso, ascoltare la moto ad ogni cambio di direzione, con le gomme sporche la senti scivolare subito e a piegarla ci vuole proprio sangue freddo e una concentrazione e sensibilità superiore a prima!
Ci provo: ma mi sento un bachetto ed entro subito sotto sforzo sia con le gambe ma soprattutto con le braccia… e all’ultimo giro di libere cado di nuovo nello sterro, ma alla fine finisco il turno. Sotto consiglio di Paolo, sarebbe forse stato meglio uscire prima, ma ad ogni giro che facevo c’era sempre qualcosa da capire, sentire, riprovare per fare meglio…. e per me è anche questo il bello, prima, per ora, di cercare la prestazione sul tempo.
Qualilfiche: il dramma. Entro faccio i primi due giri e al terzo sbaglio marcia all’ingresso dello sterrato. In terza la moto mi si spegne prima del salto. Niente da fare. Crono finite, non riesco più a metterla in moto. Aspetto la fine del turno ed esco incavolatissima! Ma si può?! Non finire le crono perché ti si è rotto un pezzo è un conto… ma non finirle perché non sono riuscita a riaccendere la moto no!! Mezz’ora buona di nervoso! Ma c’è la pausa pranzo che mi permette di sbollire prima di gara1. Sono penultima, il che mi va anche bene alla fine, sono dietro e posso osservare e rimanere fuori dal paglione della partenza che si forma sempre alla prima curva e all’ingresso dello sterro. Non sono affatto pronta per la bagarre!
Gara1:La mia prima partenza in griglia e in assoluto! Sono emozionatissima! Pronti…. VIA! Si spegne il semaforo, i motori rombano e lo scatto è subito fulmineo (almeno per quelli davanti a me, giustamente!)  Io rimango in dietro e osservo ad una distanza di “comodo” il mucchio di piloti che si forma alla prima curva e proseguendo all’intoppo che viene dopo il primo salto sullo sterro! Essendo rimasta in dietro riesco a scavalcarlo e ad uscire dallo sterrato indenne… tutti poi mi recuperano subito al primo tornantino … ma non mi importa, non sono in competizione (per questa volta) con nessuno se non con me stessa! Cerco in primis di non cadere e di ascoltare la moto, ma appena sforzo un po’ la piega la sento subito scivolare (in maniera uniforme sia con l’anteriore che con il posteriore..) e non riesco a capire di quanto posso fidarmi, anche per aprire il gas! 8 giri prima della bandiera a scacchi… 8 giri uno diverso dall’altro, con sensazioni sempre diverse..
finita: non sono caduta, ma sono a pezzi, mentalmente più che fisicamente. Per assurdo mi viene meglio lo sterro che l’asfalto (fare cross si vede propro che mi ha aiutato!)
Gara2: Durissima!… non perché sono entrata in bagarre o dovuto tenere testa a qualcuno… ma perché sono partita stanchissima!!!! mi è arrivata addosso tutta la stanchezza del sabato e della mezza giornata appena trascorsa. Non sapevo più dove prendere le energie… il mal di testa non mi ha mai abbandonato e l’unica cosa a cui ho pensato sono state le parole di Paolo: portare fino in fondo gara2. Così la mia prestazione è stata scarsa e poco performante, ma siamo arrivate in fondo, io e la moto.
Devo ammettere una cosa: non sono soddisfatta di come andata, semplicemente per il fatto che so di poter fare di meglio, che non ho dato il massimo, ma questo vuol dire anche che posso, imparando, migliorare! Asfalto + Sterrato: tutta un’altra cosa! Bello, bello, bello!Finisco ringraziando tutti: Comellini e i ragazzi che hanno corso con me, Ferro, Bado, che sono stati in pista correttissimi e fuori, nel paddock da balotta, sempre carini e premurosi nei miei confronti, caricandomi e facendomi coraggio! Siete stati grandi!

Mary, Ira e Sonia, avversarie (si fa per dire, le prime due non le ho mai praticamente viste, mi sverniciavano e le vedevo andare via! Mentre con Sonia me la sono giocata un pò di più!) e compagne di paddock. A Bruto, Stefano e Sandro con rispettive compagne.
I ragazzi della Scodella che sono venuti: il Belloc (che ha documentato la giornata), Guido, Cica, Steve (che ha cercato di tirami su e motivarmi in tutti i modi, quando sono rientrata arrabbiatissima a causa dello spegnimento della moto!).
…e alla fine loro anzi l’oro: Paolo e Sara, la mia famiglia… che sono e saranno sempre la cosa più bella emozionante e migliore che ho!

Giorgia Russo #73


Sono cominciate le prove libere della categoria Elite con la pista ancora bagnata dal violento acquazzone di sabato notte. Simone Comellini partito con le slick arranca vagando nella metà della classifica.
Sucessivamente in occasione delle qualifiche la pista era già asciutta anche se molto sporca.
Comellini cerca nonostante il traffico in pista un giro buono, ma il tentativo va invano facendolo anche incappare in una caduta, non riesce a fare meglio del 23° posto.
Nella prima gara un ottimo scatto in partenza lo vede nelle prime due curve a farsi largo fino ad uscire dallo sterrato al 14° posto. Nel corso della gara continua a perdere posizioni a causa della pochissima tenuta delle gomme, unico pilota in pista con le Goldentyre è costretto al ritiro.
Nella seconda gara dopo la scelta di montare le gomme Dunlop (fruste), nonostante un non perfetto scatto dal 23° posto riesce dopo il primo giro a passare per 11° sul traguardo, durante il corso della gara grazie ad un buon ritmo e a qualche caduta riesce a tagliare il traguardo al 6° posto.
Vanno i ringraziamenti a Fabrizio Cecconi e Fabio Tartarini.

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